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Roberta Sava

Psicologa e Psicoterapeuta

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Quando il Narciso va in Terapia

Cosa succede? Niente, non cambia, non guarisce, non capisce. Quando il partner, dopo suppliche, litigi, pianti, altri litigi, riesce a portare il narcisista in terapia, generalmente si innescano alcune dinamiche:
1) il partner non narcisista ha molte aspettative. Magari un professionista può spiegare meglio dove lui/lei sbaglia, perché mi ferisce questo comportamento, cosa lui/lei deve modificare nel comportamento.
2) il partner narcisista cerca di manipolare il terapeuta, facendo passare il coniuge per pazzo/a, sbagliato, disfunzionale, cattivo genitore etc. Se ci riesce la terapia va avanti per qualche mese, il terapeuta si prodiga con i consigli del caso, il partner sano si dispera, cerca di parlare da solo al terapeuta ma non funziona. La terapia fallisce.
Se non riesce a manipolare il terapeuta, il partner narcisista alla terza seduta utilizza una scusa qualsiasi è interrompe il percorso, generalmente affermando che il terapeuta non capisce niente e che lui/lei è sanissimo. La terapia finisce in un niente di fatto.
Ecco perché è inutile intraprendere un percorso di terapia di coppia con un narcisista. È ugualmente inutile sperare che il narcisista possa cambiare in un percorso individuale. Anche in questo caso, boicotterà la terapia dopo tre o quattro incontri.
Il narcisismo è una patologia psichiatrica IRREVERSIBILE.

Tratti salienti dello psicopatico

Le caratteristiche dello psicopatico narciso
In questo articolo, liberamente tratto dagli studi del dott. Marietan, si nota una sovrapposizione della definizione di narciso con quella dello psicopatico. Occorre dunque specificare che il narcisismo si situa in un continuum che va da un estremo, dove troviamo il soggetto che presenta alcuni tratti narcisistici della personalità, ad un altro estremo, dove si situa appunto il narciso psicopatico, in grado di uccidere la sua vittima. Quando leggiamo descrizioni di tratti salienti, come appunto quelli di questo articolo, dobbiamo dunque tenere presente che non tutti i soggetti narcisi sono anche psicopatici. Tuttavia alcune caratteristiche della psicopatia, magari più sfumate, sono presenti in tutti i narcisi.

Tratti Salenti

Lo psicopatico cosifica una persona

Significa che toglie all’altro il valore di persona, trasformandolo in una cosa, in un mero strumento per soddisfare i suoi bisogni. Su una cosa si può compiere qualsiasi azione, senza provare alcun dispiacere interiore o colpa per le conseguenze delle proprie azioni. E’ un tipo di impunità interiore che ha lo psicopatico, una sorta di benevolo giudice interiore che da priorità alle necessità dello psicopatico rispetto alle conseguenze negative che i suoi atti hanno sulle altre persone.
Per comprendere questo si può pensare alla psiche di un bambino di tre anni, che chiede alla madre di essere preso in braccio per essere consolato, ignorando il forte mal di schiena della madre o qualsiasi altra cosa impedisca in quel momento il soddisfacimento dei suoi bisogni. Per il bambino piccolo questo atteggiamento è dovuto alla immaturità cognitiva, che gli impedisce di percepire i bisogni dell’altro. Per lo psicopatico invece questo comportamento è dovuto alla mancata percezione dell’altro come persona.
Tu, la persona che sta con lo psicopatico, non sei trattato alla pari, ma come qualcosa di inferiore a lui, che è usa e getta, appunto una cosa. Le complementari si lamentano fortemente di di non essere trattate né come persone né come donne, e di essere quasi nulla per lo psicopatico, ma ciò nonostante, finché il circuito psicopatico della relazione è forte, esse non se ne vanno e continuano a sperare che qualcosa cambi.
Gli psicopatici tendono a tenersi a stretto contatto una serie di individui che li venerano: possono essere componenti della famiglia o ex mogli o una serie di conoscenti colpiti dalla recita affascinante e convincente che è peculiare dote del NP. Tali individui vivono in quella che è stata chiamata “bolla narcisistica”, dove si sentono speciali, importanti e superiori agli altri, proprio in virtù della loro associazione allo psicopatico.


Gli psicopatici lavorano sempre e solo per se stessi

A volte fingono di essere altruisti, generosi e disinteressati. In realtà stanno soltanto investendo, prima o poi trarranno profitto da voi. La capacità di programmare un determinato comportamento e di prevederne le conseguenze in termini di risposte comportamentali, consente allo psicopatico, di attuare sofisticate strategie al fine di raggiungere gli obiettivi desiderati. Qualsiasi cosa facciano, piangere al funerale di un genitore, offrirsi di aiutarvi nell’acquisto della vostra macchina, chiedervi aiuto per affrontare una loro ipotetica paura, qualsiasi cosa dicano, è una recita.


Lo psicopatico non compie azioni al 100% psicopatiche

Proprio per convincervi meglio, lo psicopatico si comporta spesso in modo normale e congruo. Ciò confonde parecchio le persone comuni, che credono che lo psicopatico mostri sempre condotte atipiche e asociali. Nell’immaginario collettivo, lo psicopatico è un folle, qualcuno che compie azioni assurde, crudeli, impensabili. Il narciso psicopatico invece, è in grado di aderire ad un comportamento normale, pagare le tasse, rispettare il codice della strada, aiutare gli amici.


Lo psicopatico mostra la sua psicopatia solo con alcune persone

Lo psicopatico si comporta come tale solo in famiglia o con la complementare. In genere passano inosservati. Visti dall’esterno sono gentili, amorevoli. Sanno relazionarsi con le persone, sono seduttori, persino affascinanti, ed esercitano la loro psicopatia solo in ambiti separati dai luoghi che frequentano abitualmente.
Davanti alle complementari e alla loro famiglia si comportano secondo la loro autentica natura di psicopatici, mentre con il resto del mondo si mostrano persone splendide, socievoli, gradevoli, simpatici, generosi e disponibili. In questo modo gli amici e gli esterni alla famiglia, non credono alla complementare o al figlio dello psicopatico quando questi raccontano e descrivono la vera faccia dello psicopatico


Sono convincenti
Sanno essere carismatici. Convincono gli altri, talvolta li affascinano. Gli strumenti che usano per manipolare gli altri sono: una perspicacia speciale per captare i bisogni e le debolezze altrui, la bugia, (sono dei veri artisti della menzogna), la coercizione, la recita, (sono degli attori nati), la manipolazione.


Minano l’autostima altrui
Lavorano come scultori, tagliuzzando tutti i valori della complementare, fino ad eliminare tutto ciò in cui lei credeva, arrivando a trasformarla in un essere richiedente e indipendentemente dalla volontà e dai capricci dello psicopatico. Il processo viene attuato nel tempo e con strategie mirate.
La maggior parte delle volte la complementare non è per nulla consapevole della profondità del suo deterioramento come individuo. Nonostante l’allarme della famiglia della complementare, che invece nota il cambiamento drastico della personalità, degli stili di vita, delle abitudini, la complementare ignora gli avvertimenti rimanendo succube del potere esercitato su di lei dallo psicopatico. Lo psicopatico isola la complementare e tutta la sua famiglia. Generalmente squalifica o disprezza in maniera sottile e graduale, chiunque viene avvertito come minaccia al suo potere interno. Ben presto la complementare si trova sola, senza amici, né famiglia. Come unico sostegno ha lo psicopatico stesso. Da questo momento la complementare è in balia dello psicopatico, che la usa e la abusa.
La relazione fra psicopatico e complementare è una unione molto solida e recidiva, che affonda le sue radici in una alleanza segreta fra reciproci bisogni speciali, portata avanti da entrambi. La persona sottomessa allo psicopatico sembra affondata in un lungo e inspiegabile sogno, una specie di nebbia di irrealtà che avvolge tutti gli aspetti disfunzionali della relazione, tutta la parte segreta della relazione, quella agita nell’intimità, conservando attiva solo la consapevolezza della parte pubblica della vita di coppia, quella cioè che viene mostrata nelle relazioni con gli altri. Come se la complementare fosse immersa in una scissione ipnotica: ricorda solo la parte bella, quella agita e recitata da entrambi, in pubblico.


Senso di onnipotenza
Gli psicopatici non mirano solo al controllo degli altri, ma attraverso il controllo, mirano al senso di onnipotenza che ne deriva. Questa mentalità è il risultato della combinazione dei loro tratti: il basso controllo degli impulsi; l’intento di ferire gli altri (natura predatoria); il narcisismo (un imperante senso di superiorità sugli altri esseri umani e sentirsi al di sopra di tutte le regole e le leggi che governano il resto dell’umanità) Quello che viene fuori è un essere umano che crede di avere il diritto di ingannare, manipolare, usare e scartare gli altri unicamente per il piacere e il potere che tale controllo gli offre.

dott. Marietan nel blog Arte di Salvarsi e Relazioni Pericolose

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